La sinistra non vince se fa la sua battaglia contro l’irrazionalità, ma banalmente se la fa contro gli oppressori e a difesa degli oppressi. Se la sua razionalità smette di essere neutra o negativa e ritorna a commuovere, a prendere sul serio la rabbia della comunità mussulmana e i lutti politici, a raccontare il positivo dell’utopia e non solo il negativo del male minore
Non so bene descrivere lo sconcerto post trumpiano se non riconoscendo che non è un semplice giudizio politico, ma uno stato d’animo. Una forma di mood che contiene in sé il rischio vivido di un nuovo fascismo che sempre più si stabilizza come ordine prevalente del mondo. Sarà per questo che ogni tentativo di analisi è in realtà una forma di elaborazione di un lutto. Non solo perché tutte le valutazioni consuete in questo caso sembrano saltate – le grandi città non sono più immuni al virus trump



