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La misteriosa forza di Meta nella strana crisi dei social network

Foto AP
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  • Tutte le imprese del settore social media hanno perso la metà del valore, chi più chi meno, rispetto a quello del 1° gennaio 2022 e hanno tagliato i propri organici, come di recente hanno fatto Meta e Twitter.
  • Tuttavia Meta, il vincitore prendi tutto dell’affare social, può usare la sua forza finanziaria per prolungare il suo dominio in futuro e la vita di un servizio fruttuoso, anche se scadente.
  • Ma la posizione è esposta all’attivismo normativo degli stati che, agendo sull’interoperabilità e sulla proprietà dei dati, potrebbero d’un sol colpo cambiare le quindicennali regole del gioco.

È di per sé bizzarro leggere della crisi dei social, tra perdite in Borsa e licenziamenti, posto che la dimensione social è un dato irreversibile da cui si continua e si continuerà a spremere quattrini. Dal lato degli utenti i social – dacché quindici anni fa si sono fusi con lo smartphone – assicurano agli umili e agli illustri la “ribalta permanente”, quel farsi accorgere di sé che ai più comprova la propria stessa esistenza in vita. E poiché la voglia d’esistere è indistruttibile e produce t

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