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I gesti mediatici degli ecologisti rischiano di diventare una forma d'intrattenimento

  • Cosa vogliono, i ragazzi con la vernice? Lanciare un segnale di allarme. Cosa poi effettivamente accade?
  • Quanto di meno allarmante possa esserci: una bolla di conversazione dove per quarantotto ore qualcuno dice che hanno fatto bene e qualcun altro finge di scandalizzarsi.
  • La questione ambientalista è a una svolta: o pone se stessa nei termini di una guerra interna, o è destinata a diventare una branca dell’intrattenimento culturale.

Se la vernice al Senato è stato un tentativo di raccogliere l’invito che, qualche mese fa, Andreas Malm faceva ai militanti ecologisti (abbandonare il dogma della non-violenza e abbracciare la lotta), viene il sospetto che ci sia un errore di fondo: e cioè che si stia prendendo per violenza quello che è, invece, teatro; e che si scambi le provocazioni per azioni. Sono cose diverse: e confondere i mezzi con gli scopi può generare equivoci che poi nel tempo diventa difficile districare. Cosa

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