Il filo di Piero

I partiti non fanno mai abbastanza per gli “astensionisti critici”

LaPresse
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  • L’astensione elettorale è un fenomeno in crescita in tutte le democrazie, e ormai  da molti anni. L’Italia non fa eccezione, benché rimanga ancora sopra la media quanto a partecipazione.
  • Nel 2018, dove il M5s è cresciuto rispetto al 2013, l’astensionismo si è ridotto, evidenziando quindi una potenziale capacità di attrazione degli elettori più insoddisfatti dalle tradizionali offerte politiche.
  • È ipotizzabile che il voto segua lo stesso schema del 2018 nella relazione tra il non voto e il consenso a Pd e Cinque stelle.

L’astensione elettorale è un fenomeno in crescita in tutte le democrazie, e ormai da molti anni. L’Italia non fa eccezione, benché rimanga ancora sopra la media quanto a partecipazione. A esclusione dei paesi in cui il voto è obbligatorio – Belgio e Lussemburgo – si registrano alte percentuali di voto, tra l’86 per cento e il 76 per cento nei paesi scandinavi – Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda – e poi in Olanda, Germania e Austria. La quota di votanti, in Italia, è scesa sotto l’80 per c

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