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Il grande assente nel dibattito del Pd è il suo “popolo”

Gli eletti abbandonano il partito senza chiedersi perché lo abbiano abbandonato gli elettori e anche Schlein fa fatica ad accorciare la distanza tra il partito e le persone. Il “popolo” che Mario Tronti chiamava «perduto», nella sua critica alla sinistra post-comunista, manca dal dibattito sul Pd

Un disagio, a quanto pare, cova nel Partito democratico: quello di frange cosiddette “riformiste” che, ad appena sei mesi di distanza dall’elezione di Elly Schlein, avvertono la sua leadership come troppo “radicale”, parlano di “pluralismo” da difendere e “vocazione maggioritaria” da preservare. La segretaria, da parte sua, risponde con fermezza, tenendo fede al proposito di mutare il volto del partito: da formazione “pigliatutto”, interclassista, a forza che guarda più chiaramente a sinistra

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