- In queste settimane le immagini delle rivolte di Brasilia, Teheran e le contestazioni di Roma si sono sovrapposte in un parallelismo che ha finito per rendere difficile distinguerle.
- Già alla fine degli anni Trenta Walter Benjamin aveva ragionato su come assorbiamo la realtà attraverso i media
- La natura dinamica delle immagini in movimento toglie profondità ai contenuti, costringendoci a un’esperienza più “distraente” e immediata.
Forse sarà capitato anche a voi queste settimane: guardando un Tg, o scrollando i tweet vi sono passate davanti, senza soluzione di continuità, immagini simili di proteste di piazza, cariche della polizia, slogan, striscioni e palazzi imbrattati di vernice. Occorre prestare un po’ di attenzione supplementare per comprendere che, da un filmato all’altro, manifestanti e contesti sono molto diversi. Di certo le persone con la maglia verde-oro non vogliono le stesse cose delle donne che stanno



