- Roberto Gualtieri, in corsa per il Campidoglio per il Pd, chiama in appoggio la solita lista civica e la fa guidare a una imprenditrice, Monica Lucarelli, ex presidente dei giovani della Confindustria romana.
- Alle politiche 2008 il Pd candidò il big della Confindustria Massimo Calearo. Per il leader Walter Veltroni quella scelta incarnava il “patto fra produttori e lavoratori” e il rifiuto della “lotta di classe contro i padroni”.
- Ma mentre il Pd dismetteva la rappresentanza dei lavoratori, i padroni non hanno smesso di fare la lotta di classe. Con la delega a esponenti confindustriali della difesa dei lavoratori il Pd si sta suicidando.
Fa bene il leader del Pd Enrico Letta a correre senza il simbolo del suo partito alle suppletive di Siena. Forse se ne vergogna, come il predecessore Nicola Zingaretti. Sicuramente prende atto che il marchio è povero di valenza politica. Lo ha fatto anche l’ex ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, in corsa per il Campidoglio per il Pd. Chiama in appoggio la solita lista civica e la fa guidare a una imprenditrice, Monica Lucarelli, ex presidente dei giovani della Confindustria romana, ex



