BABYSHAMING

Insegnare la bontà è un lavoro sporco (ma qualcuno deve pur farlo)

  • Una massiccia iniezione di benevolenza renderebbe la vita sociale più sopportabile. Ma chi elabora, chi trasmette i "buoni" codici di comportamento? 
  • Contro gli sforzi delle famiglie, della scuola, dei manuali di comportamento e dei riformatori morali, remano altre agenzie di socializzazione: la televisione, i social, le cerchie di amici…
  • Forse la norma è solo un’altra e più subdola legge del più forte, e la devianza soltanto una forma di resistenza.

«Se nel mondo esistesse un po' di bene e ognun si considerasse suo fratello, ci sarebbero meno pensieri e meno pene e il mondo ne sarebbe assai più bello». Così diceva il poeta, e come dargli torto?  Certo, una massiccia iniezione di benevolenza renderebbe la vita sociale più sopportabile. Questa convinzione dovrebbe guidare il progetto educativo di ogni genitore. Ma chi accompagna il genitore in questo progetto? Chi elabora, chi trasmette i "buoni" codici di comportamento? E chi assicura che

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