- Al summit annuale dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai l’Iran ha iniziato il percorso per diventare membro dell’organizzazione a guida cinese.
- C’è un nesso simbolico che lega la repressione violenta delle proteste in Iran e il lungo corteggiamento di Tehran a Pechino.
- Nella crescente polarizzazione globale la Cina gioca una parte ancora ambigua.
Mentre la notizia che Masha Amini, la ventiduenne arrestata dalla polizia morale iraniana per non aver indossato correttamente il velo, moriva in un ospedale di Tehran raggiungeva i social media in Iran e nel mondo, il presidente iraniano Ebrahim Raisi era a Samarcanda a firmare il memorandum che ha dato ufficialmente inizio al percorso che porterà la Repubblica islamica a diventare membro dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (conosciuta con l’acronimo inglese Sco). Una sovrapp



