Dopo il caso Renzi-Report

La caccia alle fonti dei giornalisti è uno sport italiano, ma è illegale

Matteo Renzi incontra Marco Mancini in un autogrill (Frame della trasmissione Report)
Matteo Renzi incontra Marco Mancini in un autogrill (Frame della trasmissione Report)
  • Il caso Renzi-Report è solo l’ultimo episodio di una strategia che punta a spostare l’attenzione dalle notizie all’identità di chi le ha rivelate.
  • Ma secondo la corte di Strasburgo chi parla con i cronisti va tutelato
  • Eppure in Italia accade continuamente: dalla trattativa dei leghisti per chiedere soldi a Mosca al caso della loggia Ungheria, la caccia alla fonte diventa sport nazionale

Dopo il calcio lo sport più amato in Italia è la caccia alle fonti dei cronisti autori di indagini indipendenti. Il giornalismo investigativo è un mestiere delicato non tanto per gli argomenti di cui si occupa, ma soprattutto per i rapporti con le fonti, portatrici di informazioni sensibili che riguardano il potere nelle sue più svariate declinazioni: politico, economico, finanziario e anche criminale. Le persone che decidono di affidare al giornalista documenti riservati sono consapevoli c

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