questioni di diritti

La lotta contro l’omofobia si lega a quella in difesa dei lavoratori

  • Nell’estate calda del lavoro, di fronte all’annunciata “macelleria sociale” causata dallo sblocco dei licenziamenti, le forze della sinistra parlamentare si stanno giocando una buona dose di credibilità su un’altra partita: l’approvazione della legge contro i crimini d’odio omofobici e transfobici.  

  • Al di là delle note di scherno, la questione non è nuova. Richard Rorty la poneva già nel 1997. Il problema è che, nel contempo, le diseguaglianze e l’insicurezza economica sono costantemente aumentate.

  • Una sinistra all’altezza del nostro tempo può contrapporre in modo schematico le istanze delle donne o delle minoranze sessuali o razziali o etniche, a quelle dei lavoratori?

Nell’estate calda del lavoro, di fronte all’annunciata “macelleria sociale” causata dallo sblocco dei licenziamenti, le forze della sinistra parlamentare si stanno giocando una buona dose di credibilità su un’altra partita: l’approvazione della legge contro i crimini d’odio omofobici e transfobici.   Secondo alcuni critici, si tratta di un segno di estrema debolezza: incapace di trovare soluzioni alle ricadute locali del capitalismo globale, la sinistra sventola la bandiera dei diritti civili

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