- Finalmente. Finalmente qualcuno lo dice, ed è una voce che più autorevole di così non si può.
- Lo ha detto Zoja Svetova, giornalista di Novaja Gazeta rimasta a Mosca dopo l’autosospensione forzata da parte del giornale. Dice che i sondaggi da cui risulterebbe un 80 per cento dei consensi rispetto all’autocrate e al suo apparato sono totalmente inattendibili, e che è «una sciocchezza» crederci dopo che a poco a poco tutti i media indipendenti sono stati soppressi in Russia, e quando la gente rischia il carcere solo se pronuncia la parola «guerra».
- La domanda è: ma se siamo noi europei i primi a non credere nella ragione umana, preferendole i sondaggi: per quali ideali, con quali speranze potranno agire i dissidenti russi?
Finalmente. Finalmente qualcuno lo dice, ed è una voce che più autorevole di così non si può. Lo ha detto Zoja Svetova, giornalista di Novaja Gazeta rimasta a Mosca dopo l’autosospensione forzata da parte del giornale, e autrice – fra l’altro - di Gli innocenti saranno colpevoli – La giustizia ingiusta nella Russia di Putin, (in Italia edito da Castelvecchi a cura di Vittoria Massimiani). Dice che i sondaggi da cui risulterebbe un 80 per cento dei consensi rispetto all’autocrate e al suo ap



