- Lo scontro del 25 settembre è tra il rosso e il nero. Come giustamente Enrico Letta e il Pd avevano impostato la campagna elettorale.
- Da un lato, si staglia il colore della passione intrecciata con la storia dell’emancipazione, da quella nazionale – le camice rosse garibaldine – a quella sociale delle lotte contadine e operaie d’inizio secolo.
- Dall’altro, il nero funereo di quelle camicie che celebravano il culto della morte e della violenza.
Lo scontro del 25 settembre è tra il rosso e il nero. Come giustamente Enrico Letta e il Pd avevano impostato la campagna elettorale. Poi, il benpensantismo di sinistra, di quella sinistra pallida che ha timore di sé, ha convinto il partito democratico a ottundere questo messaggio. Che, invece, ha la chiarezza abbagliante della sfida in atto. Da un lato, si staglia il colore della passione intrecciata con la storia dell’emancipazione, da quella nazionale – le camice rosse garibaldine – a quel



