I genitori preferiscono essere molto aperti e poco giudicanti, così da incentivare la condivisione dei problemi e dei segreti.
Se ti giudico di meno, se mi metto al tuo livello, tu mi racconterai di più, avrai meno misteri.
Controllerò meglio la tua vita e lo farò in modo simpatico. Il controllo, del resto, è un tema educativo contemporaneo: lo chiamerei “il controllo gentile”.
Un’amica ha una figlia tredicenne con la quale, dice, ha “un ottimo dialogo”. O per meglio dire la figlia le racconta molte cose. Almeno una volta al giorno va dalla madre per qualche confidenza, problemi con le coetanee, tensioni legate alla scuola, qualche ragazzino che le piace, e persino dubbi esistenziali che mettono la mia amica filosoficamente alla prova. Non si tratta di una situazione scontata, mi spiega, alcuni suoi conoscenti non hanno la stessa intensità di dialogo con i figli che



