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Meloni e il “draghiano” Giorgetti fanno a pezzi la legge Draghi

  • Per incentivare le imprese a quotarsi il governo approva un disegno di legge che, neanche fossero bimbi viziati, recepisce tutte le loro richieste.
  • Inclusa la moltiplicazione per dieci dei diritti di voto dei controllanti, e pure lo stop alle domande spontanee in assemblea, ma se le imprese non si quotano è per altri motivi che il ddl non rimuove.
  • Pesa soprattutto la mancanza di investitori interessati a comprare quei titoli; essi non saranno certo attratti dal conferimento ai controllanti di poteri di gestione sproporzionati al loro impegni finanzari.

«Chiedete, e vi sarà dato» è il messaggio del primo governo italiano di destra-destra ai clientes. In cima alla lista stanno gli evasori, certi che un governo Meloni non li avrebbe mai infastiditi: di qui le promesse di pace fiscale, il concordato preventivo sulle imposte, il rifiuto di aggiornare il catasto, l'aumento della soglia per gli acquisti in contanti, etc. Alla Camera Meloni ha promesso di «Non disturbare chi vuol fare», ma le richieste delle imprese possono essere giuste o sbagliat

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