Di fronte ai risultati all’apparenza insignificanti dei vertici internazionali, dimentichiamo che la geopolitica ha tempi dilatati quanto la geologia dei continenti, ma c’è una “faglia” che dovremo osservare con attenzione.
Con il G20 appena concluso e l’assemblea generale dell’Onu alle porte, settembre parrebbe il mese ideale per coltivare la speranza di un allentamento della tensione globale. Puntualmente, però, le aspettative alimentate da ogni summit finiscono per infrangersi sulle dichiarazioni finali dei presenti che appaiono forzatamente interlocutorie e ispirate da una diplomazia vaga e ingessata. Alla fine, il risultato più concreto è quello di nutrire la crescente sfiducia sulle capacità di conseguir



