Tra guerra e politica monetaria

Nessuno vuole la recessione, tutti la rendono inevitabile

  • La bolla che in questi anni è stata gonfiata dalla politica monetaria prima e fiscale poi si sta sgonfiando: l’inizio della fase di aumento dei tassi di interesse rende di nuovo le obbligazioni relativamente più appetibili.
  • Molte delle distorsioni causate dalla pandemia si stanno normalizzando (la gente torna a fare altre cose oltre a guardare Netflix e fare acquisti su Amazon).
  • La guerra cancella gli effetti espansive delle politiche fiscali post-Covid proprio mentre le banche centrali si vedono costrette ad alzare i tassi per fermare l’inflazione.

Siamo così impegnati a discutere delle partecipazioni del professor Alessandro Orsini in tv, che in Italia abbiamo ormai perso di vista non soltanto la guerra, ma anche la catastrofe economica al rallentatore che si sta consumando sullo sfondo. Nessuno vuole la recessione, molti fanno la loro parte per evitarla, ma proprio queste azioni la rendono inevitabile. Il Nasdaq, l’indica dei titoli tecnologici a Wall Street, ieri è crollato del 5 per cento. L’indice di riferimento delle grandi azie

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