- La profonda crisi della Tunisia mette l’Italia e l’Europa davanti a un dilemma quasi irrisolvibile.
- Da una parte si tratta di evitare la caduta dello stato tunisino che avrebbe conseguenze geopolitiche enormi: una nuova Libia, un altro paese a pezzi che si trasformerebbe in un buco nero.
- Dall’altra c’è l’ambiguità di essere costretti a trattare con regime autoritario che non sopporta nessun condizionamento, ha distrutto la fragile democrazia tunisina, provoca la fuga delle giovani generazioni.
La profonda crisi della Tunisia mette l’Italia e l’Europa davanti a un dilemma quasi irrisolvibile. Da una parte si tratta di evitare la caduta dello stato tunisino che avrebbe conseguenze geopolitiche enormi: una nuova Libia, un altro paese a pezzi che si trasformerebbe in un buco nero che potrebbe finire in mano a trafficanti di carne umana ma – ancor peggio – di jihadisti o chissà quali reti criminali globali. Dall’altra c’è l’ambiguità di essere costretti a trattare con regime autoritari



