- Un senatore di Fratelli d'Italia ha presentato un disegno di legge per “sacralizzare” la lingua italiana, riconoscendola nella Costituzione come «lingua ufficiale della Repubblica».
- Il fenomeno migratorio renderebbe necessaria la «difesa dell'identità italiana».
- L’Italia vuole seguire le orme della Francia, ove da tempo l'uso del francese è obbligatorio in molti contesti pubblici e un’apposita Commissione promuove la lingua nazionale, indicando parole autoctone da sostituire a termini stranieri.
L’italiano si appresta entrare nella Costituzione. Roberto Menia, senatore di Fratelli d'Italia, ha presentato un disegno di legge per sancire che «L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla». Nella relazione illustrativa, Menia sostiene di voler “sacralizzare” la lingua italiana, in quanto «elemento costitutivo e identificante della comunità nazionale», e lamenta il fatto che l’Italia sia «uno dei pochi Paesi occi



