- Lo so, ci sono cose più importanti. Eppure lo scambio di qualche sera fa tra un docente di parassitologia molecolare e un deputato della Repubblica laureato in scienze bancarie racconta la pandemia, cioè l’Italia della pandemia, meglio di parecchi editoriali.
- Rimane sospesa la questione di fondo: quale sia il limite, se c’è, o la ratio, se esiste, di abbinare nella discussione profili e competenze talmente distanti da poter risolvere quel dialogo in sole due direzioni.
- Il solo modo che può evitare lo spargere, metaforicamente, il sangue è consentire al sapere di esprimere le sue opinioni e al politico disinvolto di esprimersi a piacimento, nei limiti del possibile in contesti separati.
Lo so, ci sono cose più importanti. Eppure lo scambio di qualche sera fa tra un docente di parassitologia molecolare e un deputato della Repubblica laureato in scienze bancarie racconta la pandemia, cioè l’Italia della pandemia, meglio di parecchi editoriali. Per chi avesse perso la scena si era in uno studio televisivo, il politico in presenza, l’accademico collegato. Quest’ultimo chiedeva al parlamentare una risposta secca alla domanda se la quarantena servisse o meno a contenere il contagi



