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Quei valori repubblicani che la destra tiene fuori dal suo orizzonte

  • Nel discorso mediatico e nell’opinione corrente la festa e le rappresentazioni della Repubblica sono ritornati ad avere una certa attenzione da quando Carlo Azeglio Ciampi ha rimotivato il significato del 2 giugno nel calendario civile.
  • Osserviamo da tempo una sorta di sradicamento nell’identità politica e culturale della Repubblica: in primo luogo, nel rapporto dei cittadini con le istituzioni.
  • Necessitiamo di un lessico e di una simbologia che diano vigore alle immagini della Repubblica, capaci cioè di ricongiungersi alla tutela dei diritti soggettivi, al “vissuto” sociale e culturale dei cittadini.

Che relazione ha la festa nazionale del 2 giugno con la storia e la memoria dell’avvento della Repubblica nella nostra democrazia? Sono passati più di 75 anni da quel momento fondativo, ma ancora oggi la natura e la condivisione del “sentimento repubblicano” sono temi tutt’altro che risolti. Nel discorso mediatico e nell’opinione corrente la festa e le rappresentazioni della Repubblica sono ritornati ad avere una certa attenzione da quando Carlo Azeglio Ciampi – e con lui anche i presidenti che

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