- Tenere conferenze a pagamento in uno Stato straniero non è cosa illegale. Ma l’assenza di una disciplina sulle lobby comporta opacità su chi può influenzare l’agire dei decisori pubblici.
- Il finanziamento a partiti da parte di governi stranieri è vietato dalla legge, per eliminare il rischio di interferenze indebite sul processo democratico. Percepire somme come corrispettivo contrattuale tiene il politico al riparo da qualunque influenza?
- La mancanza di una definizione della nozione di conflitto di interessi, che chiarisca in quali circostanze e per quali soggetti esso può verificarsi, è un’area grigia in cui la politica continua a sguazzare.
Molte considerazioni sono state fatte sulla trasferta di Matteo Renzi in Arabia Saudita - in qualità di componente del consiglio di una fondazione saudita e conferenziere - per i profili più vari. Ma c’è un punto fermo, e condiviso: tenere conferenze a pagamento in uno Stato straniero non è cosa illegale. Questo dev’essere anche il punto di partenza per qualche osservazione ulteriore. Oggi si torna sulla vicenda per valutarla sotto il versante della trasparenza. È un tema complesso, che si di



