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Alla ricerca dell’innocenza, ma non c’è alcun dualismo tra bambini e animali

  • La lunga eco delle dichiarazioni del papa su animali e natalità sembra parlarci del nostro desiderio di ritrovare l’innocenza assoluta in una società dove sono sempre più evidenti le “zone grigie”.
  • Certo una visione che non sia solo in bianco e nero ci permette di affrontare la complessità del mondo in cui viviamo, ma il rischio che l’accompagna è quello di cancellare ogni sfumatura tra sommersi e salvati
  • I bambini e gli animali diventano allora punto di riferimento nella nostra ricerca dell’innocenza assoluta. Ma non dobbiamo dimenticarci come proprio l’innocenza non possa essere escludente

Papa Francesco sarà certamente abituato alle polemiche ogni volta che esprime le posizioni della chiesa riguardo a tematiche della società civile, ma chissà se si sarebbe aspettato che una delle discussioni destinate a far più rumore nel suo apostolato nascesse intorno al suo diniego nel benedire un cane. L’episodio narrato da Bergoglio pochi giorni fa, peraltro, conferma un timore che aveva già espresso: gli animali da compagnia rischiano di diventare un surrogato della natalità. Parole che ha

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