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Un ceto politico mediocre ha riportato lo squadrismo nelle aule parlamentari

Correva il 16 marzo 1993 quando il leghista Luca Leoni Orsenigo si alzò nell’aula di Montecitorio esibendo un cappio da forca. Era quella una Lega plasmata sulla matrice antisistema con gli arresti di Tangentopoli a certificare l’assioma «Roma ladrona». In molti pensarono allora e negli anni successivi che quel giorno si fosse toccato l’apice di una degenerazione di stile e contenuti. Due giorni fa il risveglio brusco determinato non tanto e solo dalla gravità della cronaca. L’episodio è quello

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