- Variamente, ma non del tutto, offuscato è in atto sul territorio dell’Ucraina uno scontro di enorme significato fra le democrazie e i regimi non democratici.
- Le democrazie dentro e fuori l’Unione europea sanno che le loro opinioni pubbliche non sono inclini a pensare che la risposta a Putin debba consistere in azioni di guerra. Dunque, comprensibilmente si sono affidati a una vasta gamma di sanzioni.
- Non può sorprendere che ogni stato-membro dell’Unione valuti le conseguenze delle sanzioni anche con riferimento all’impatto sulla propria economia e sulla capacità di sopportazione della sua società.
Variamente, ma non del tutto, offuscato è in atto sul territorio dell’Ucraina uno scontro di enorme significato fra le democrazie e i regimi non democratici. Visibilmente, non affatto al di là delle sue intenzioni, Vladimir Putin, capo del regime autoritario russo, vuole provare che le democrazie liberali non sono in grado di difendersi. Sono giunte alla fine della loro traiettoria storica. Xi Jinping, capo del regime totalitario cinese, non sta semplicemente a guardare. Già da qualche tempo



