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Sbarchi e cpr, il velo di opacità sull’immigrazione

Il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria a Roma (Ansa)
Il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria a Roma (Ansa)

Un passaggio del protocollo tra Italia e Albania sui centri per i migranti solleva dubbi circa la concreta possibilità di accedere a tali centri per verificarne le condizioni. Da anni c’è opacità su molti profili riguardanti le politiche in materia di immigrazione, motivata per lo più dalla necessità di tutelare relazioni internazionali, sicurezza e altro. Ci si può aspettare maggiore trasparenza sull’attuazione del Piano Mattei?

Il protocollo tra Italia e Albania è in linea con la Costituzione albanese, ha sentenziato l’Alta corte di Tirana. Tuttavia, oltre ai problemi giuridici che abbiamo già rilevato, esso presenta criticità ulteriori, connesse a modalità opache di gestione dell’immigrazione. L'accesso alle strutture, afferma il Protocollo, sarà consentito «agli avvocati, ai loro assistenti nonché alle organizzazioni internazionali e alle agenzie dell'Unione europea che prestano consulenza e assistenza ai richiedenti

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