radicalizzazione della lotta

Lo scontro identitario non conviene a nessuno

  • A destra balza all’occhio il culto illusorio della propria forza. I presidenti dei due rami del parlamento, scelti con cura ai lati estremi del perimetro indentitario e votati da se stessi senza nulla concedere al dialogo istituzionale.
  • A sinistra per così dire risponde uno squillo. Nel confuso confabulare del Pd post lettiano si avverte la presa di una certa suggestione post grillina.
  • Al netto di un centro più piccolo, eppure forse non del tutto irrilevante, si affrontano dunque una destra più destra e una sinistra più sinistra.

 

Uno spettro s’aggira per l’Italia. Si chiama, in gergo, radicalizzazione della lotta politica. La parola suona male, rimanda a tempi troppo antichi, a un galateo desueto, a prediche già sentite e risentite e ormai quasi stucchevoli. Eppure quello spettro non ha molto del nostro passato. Anzi. Esso sembra semmai annunciare un futuro del tutto inedito. Non più gli eccessi dello scontro, per non dire i fantasmi della Guerra fredda. All’opposto l’irrilevanza della disputa politica. Quella dispu

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