- La solitudine non risparmia nessuno. Dai ragazzi chiusi in casa, agli anziani, ai senza fissa dimora, agli esclusi: chiunque può esserne colpito. Uccide nel silenzio, a tutte le età e condizioni sociali.
- Ci sono i casi limite: in Italia almeno 130mila giovani non escono mai di casa, spaventati da ogni forma di socialità, anche dalla scuola. Si può lasciarsi andare alla solitudine per tantissimi motivi tanto che in Gran Bretagna è stato creato un ministero della solitudine incaricato di proporre soluzioni per contrastarla.
- Si tratta di un tema per la politica ma anche e soprattutto di una responsabilità di ciascuno. Senza una sensibilità acuta per questa malattia in più, la nostra società diventa matrigna.
La solitudine è la malattia in più della nostra società che uccide e non risparmia nessuno. La pandemia ha fatto emergere con chiarezza quanto sia micidiale per gli anziani soli negli istituti, senza la possibilità di chiedere aiuto. Ma con la solitudine abbiamo a che fare tutti i giorni: non c’è età o condizione che possa preservare naturalmente dall’isolamento. Quando si è giovani o adulti la solitudine può sembrare sopportabile, magari anche una scelta di vita per concentrarsi su sé stessi.



