- Senza un grande progetto che unisca il nuovo Ulivo del Partito democratico, quel che resta dei Cinque stelle, un polo di centro riformista e una sinistra ecologista forte al dieci per cento, c’è solo una possibilità: perdere, consegnando il paese alla destra.
- Questo aprirebbe una profonda crisi con i nostri vicini europei.
- Il ritorno del putinista Matteo Salvini, insieme alla sovranista Giorgia Meloni, ci porterebbe ad assomigliare all’Ungheria di Viktor Orbàn, che non a caso ai due leader di destra piace moltissimo. Tanti saluti.
Romano Prodi e l’Ulivo sono tornati a far discutere. Dopo qualche decennio l’impresa del professore appare ancora come la più moderna. Certo non potranno essere lui e Walter Veltroni a tenere le fila oggi, mal’avventura dell’Ulivo è stata un’età felice. Tre anni di riforme. Lavoro, spesa pubblica, rilancio dell’economia. Speriamo che non ci sia un nuovo Massimo D’Alema, devastato dal narcisismo personale, a rompere le uova nel paniere. L’Ulivo è stato un progetto europeista ed ecologista ante l



