- Per comprendere lo stallo in cui versa il sistema politico italiano dobbiamo approfondire quanto accaduto a inizio anni Novanta, quando il nostro paese ha vissuto una crisi drammatica del sistema partitico che non ha eguali fra le democrazie consolidate.
- L’epicentro della crisi è stato in particolare nel Nordest. Una borghesia di piccola e media impresa, in cerca di rappresentanza e di efficienza, ritira la delega ai partiti di governo e premia la Lega. Oggi in Veneto si discute criticamente delle interpretazioni legate a quella fase.
- È comprensibile la rivalutazione del ruolo di governo della Dc e, in generale, di partiti strutturati e dotati di storia, ma dobbiamo interrogarci sulle ragioni che li hanno condotti alla crisi e su come ripensare oggi la rappresentanza politica.
A inizio degli anni Novanta il nostro paese ha vissuto una crisi drammatica del sistema partitico che non ha eguali fra le democrazie consolidate. Ha provocato non solo un drastico ricambio della classe dirigente, bensì anche il naufragio delle tradizioni politiche fondatrici della Repubblica e la scomparsa dei loro simboli (che in politica, come altrove, sono sostanziali). I fattori scatenanti sono esogeni: la politica italiana del secondo dopoguerra è stata fortemente condizionata dalla contr



