Esagera la stampa mainstream quando sembra intimare all’opposizione e, segnatamente al Pd, di non sollevare problemi, di non chiedere rassicurazioni e garanzie, pena figurare come anti italiani. Con la pretesa persino di negare a essa il diritto-dovere di un discernimento e di un vaglio critico degli intendimenti di Fitto non solo sui dossier a lui affidati, ma soprattutto sul suo orientamento sulle questioni che contano per il futuro dell’Europa
Sono impressionato dal repentino rovesciamento nel giudizio espresso dalla più parte della stampa mainstream sull’esito (allo stato) della partita ingaggiata dal governo Meloni circa la composizione della Commissione Ue e, in essa, del ruolo assegnato al commissario designato Raffaele Fitto. Prescindiamo dalla disputa circa il rilievo delle competenze attribuitegli e dalla comparazione di esse con quelle a suo tempo intestate al suo predecessore Paolo Gentiloni. Per inciso, si approfitta di una



