- Negli ultimi dodici mesi Walter Veltroni ha scritto una sessantina di articoli per il Corriere della Sera e cinque libri che sono andati a sovrapporsi alla ormai copiosa produzione di film e documentari.
- Ma è anche considerato in corsa per Il Quirinale. A domanda ha risposto: «Sono molto appagato dai miei attuali impegni culturali», frase per i politici cinici è una conferma delle ambizioni.
- Il suo stinto buonismo pastello sembra senza possibilità, ma il suo attivismo letterario ne supporta l’immagine: qualora i giochi politici di palazzo andassero in stallo, il suo nome potrebbe rivelarsi quello giusto.
Negli ultimi dodici mesi Walter Veltroni ha scritto una sessantina di articoli per il Corriere della Sera e cinque libri con quattro editori diversi che sono andati a sovrapporsi alla ormai copiosa produzione di film e documentari. Ha una velocità impressionante. Un giallo ambientato nell’estate 2020 è uscito a ottobre, scritto praticamente in tipografia. È anche diventato presidente della “giuria dei letterati” del premio Campiello. Mercoledì scorso ha raccontato la storia dei figli degli i



