Diritti riproduttivi

Anche imporre il parto naturale può essere una violenza

(AP Photo/Felipe Dana, File)
(AP Photo/Felipe Dana, File)
  • In Italia il 21 per cento delle donne che hanno partorito fra 2003 e 2017 dichiara di aver subito violenza durante il parto: un dibattito che continua, anche se le iniziative legislative sono ferme.
  • Ma se la conversazione si concentra soltanto sulla tutela parto naturale, si rischia di dimenticare che molte donne parlano di violenza ostetrica anche per scarsità o mancanza di medicalizzazione.
  • Anche la linea di ri-naturalizzazione di tutto ciò che riguarda la nascita e la cura del neonato, proposta dalla cultura ostetrica e pediatrica, può essere un ostacolo all’autodeterminazione delle donne. 

Se vogliamo qualche buona notizia sui diritti riproduttivi, oggi dobbiamo cercarla in America Latina: non solo per quanto riguarda il diritto all’aborto, ma anche per avanzatissime normative sulla violenza ostetrica. I primi stati che hanno riconosciuto il maltrattamento durante il parto come reato sono infatti il Venezuela (2007), l’Argentina (2009), l’Uruguay (2017) e alcuni Stati del Messico e del Brasile (2014-2017). Anche l’OMS nel 2014 e il Consiglio d’Europa nel 2019 hanno tracciato line

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