La biblioteca Richelieu è la sede storica della Bibliothèque Nationale de France (nota pure con la sigla BnF) e delle sue eccezionali collezioni nonché una delle biblioteche più belle e importanti al mondo. Non vi sono conservati solo libri ma anche una vasta gamma di documenti storici, opere d’arte, monete, fotografie, carte geografiche e stampe, per un totale di circa 20 milioni di oggetti.

La biblioteca ha riaperto le sue porte al pubblico nel settembre 2022 dopo un accurato restauro durato oltre 10 anni. La ristrutturazione ha interessato la totalità degli spazi di quello che i parigini chiamano “quadrilatère Richelieu”, una serie di edifici di epoche e stili diversi, su cui hanno lavorato, nel tempo, prestigiosi architetti come Robert de Cotte, Henri Labrouste, Jean-Louis Pascal e Michel Roux-Spitz. Il complesso è delimitato a ovest da rue de Richelieu, lungo la quale si trova l'ingresso principale, a nord da rue Colbert, a est da rue Vivienne (dove si trova l’altro ingresso) e a sud da rue des Petits-Champs.

La punta di diamante della Biblioteca Richelieu è senza dubbio la Salle ovale, la maestosa sala di lettura aperta a tutti (in passato l'ingresso era riservato solo agli studiosi e agli studenti), gratuitamente e senza limiti di età. La sua costruzione fu intrapresa nel 1897 da Jean-Louis Pascal e completata nel 1932 da Alfred Recoura. Classificata come monumento storico, ha uno spettacolare soffitto di vetro che la inonda di luce naturale. La sala è dotata di dispositivi digitali innovativi che consentono di sfruttare appieno le risorse messe a disposizione.

Il museo

La grande novità della Biblioteca Richelieu è l’apertura di un museo, consacrato alle collezioni della BnF. Nel museo sono custodite quasi mille opere (oggetti archeologici, medaglie, manoscritti, stampe, disegni, carte geografiche, mappamondi, spartiti musicali, libri rari e costumi). Inoltre si possono scoprire vecchi manoscritti letterari come quello di Notre Dame de Paris di Victor Hugo o Le Deuxième Sexe di Simone de Beauvoir.

La seconda grande novità è il nuovo Jardin Vivienne, uno spazio verde di 1.900 m² progettato dall’architetto del patrimonio Mirabelle Croizier e dall’architetto paesaggista Antoine Quenardel con l’artista, giardiniere e scrittore Gilles Clément.

Il sito comprende pure: le sale di ricerca BnF dei dipartimenti specialistici Arts du spectacle, Cartes et plans, Estampes et photographie, Manuscrits, Monnaies, Médailles et antiques e Musique (accessibili solo con Pass Recherche); la biblioteca dell’Institut national d'histoire de l'art (Inha), installata nella pregevole Salle Labrouste, capolavoro dell'omonimo architetto; e la biblioteca dell’École nationale des Chartes. E se durante la visita avvertite il bisogno mangiare qualcosa, potete concedervi una pausa dolce o salata nel nuovo spazio ristorante, il Rose Bakery Café.

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