FINZIONI

A partire dai bordi: di cosa è fatta la Georgia?

Anche se a ovest il limite è segnato dalla laguna del mar Nero, nessuno direbbe mai che i georgiani sono gente di mare. Il piccolo e il grande Caucaso hanno infatti un ruolo ben più importante: separano il paese dall’Oriente e dalla Russia, e lo trasformano nell’ultimo avamposto dell’Europa, nell’ultima terra da formiche, prima della vastità

Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola

A Tbilisi, di fronte al parlamento, il popolo grida contro il governo («Schiavi della Russia!»), tiene alte le bandiere della Georgia e dell’Europa, e manda messaggi per far arrivare cibo e acqua. La violenza: quasi mai quella della protesta, sempre quella della repressione, delle forze armate in divisa e, peggio ancora, di quelle comparse a fine novembre, non regolari. Per la presidente filoeuropeista Salomé Zourabishvili: le peggiori. Mettiamo insieme gas lacrimogeni, cannoni ad acqua, feriti,

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