- Da oltre tre decenni la Francia ha istituzionalizzato le aree urbane che richiedono un intervento pubblico sul piano economico, sociale, educativo, della sicurezza.
- Dato significativo, nella capitale i 20 quartieri prioritari sono popolati da appena 143 mila persone, numeri che rivelano, crudamente, come le periferie siano davvero altro dalla città.
- Nonostante il principio della mixitè sociale, sancito dalle leggi del 1991 e del 2000, alcuni quartieri di periferia sono diventati, nel corso del tempo, concentrati di popolazione svantaggiata, caratterizzati, rispetto al resto del territorio nazionale, da maggiori indici di disoccupazione e devianza e minore livello di istruzione.
Da oltre tre decenni la Francia ha istituzionalizzato le aree urbane che richiedono un intervento pubblico sul piano economico, sociale, educativo, della sicurezza. Nei circa 1500 quartieri oggi definiti “prioritari” (Qpv) vivono circa 4,9 milioni di persone, il 7 per cento della popolazione totale. Nella sola Île-de-France, regione che comprende Parigi e le aree circostanti, più di 1,5 milioni di persone risiedono in 272 Qpv. Dato significativo, nella capitale i 20 quartieri prioritari son



