Nel micronuniverso della provincia pavese c’erano tutti i cambiamenti che hanno plasmato questo paese. E i romanzi dello scrittore sono quasi un trattato sul fenomeno migratorio negli anni del dopoguerra
Il treno che porta da Torino porta a Novara e poi dopo vari cambi arriva a Vigevano «all’incontrario va», ma non nel senso immaginato dal paroliere Vito Pallavicini. Un solerte bigliettaio spiega che «questa è la prima classe, la seconda è più avanti». Ad una prima occhiata l’unico elemento materiale che differenzia i due mondi è dato da un triste tavolino posto tra i sedili e un foglietto appiccicato alla porta d’accesso del vagone, recante la scritta “prima classe”. Uguali i sedili di pla



