- Oggi tutti operano nell’illusione che l’acqua che fa parte del paesaggio sia, o dovrebbe essere, nient’altro che uno sfondo inerte sul palcoscenico degli eventi umani.
- Questa illusione si mantiene grazie alle 45mila strutture alte più di quindici metri che bloccano i fiumi del mondo, un numero che arriva a diversi milioni se si contano tutti gli sbarramenti che ingombrano i corsi d’acqua.
- La storia dell’acqua non è tecnologica, ma politica. L’impatto dell’acqua sulla società deve essere letto attraverso le cicatrici lasciate da un ciclo continuo di adattamento.
La sera di lunedì 19 luglio 2010 un’ondata di piena scese lungo il fiume Yangtze. Le piogge intense del monsone dell’Asia orientale avevano colpito il sud-ovest della Cina. L’acqua si riversava dal cielo. Quando il lunedì si trasformò in martedì, l’inondazione arrivò con un ruggito: ogni secondo passarono settantamila metri cubi d’acqua, equivalenti a trenta piscine olimpiche. In passato, l’acqua si sarebbe raccolta nel fiume, sgorgando tra le sponde rocciose di Tre gole tagliate al centro de



