Cultura

Dopo il “lodo Moro” ecco il “lodo Israele” Così l’Italia spiava gli arabi per il Mossad

  • Dalle carte del capocentro del Sismi a Beirut, la rivelazione su un accordo segreto di intelligence stipulato nel 1975 dopo la guerra del Kippur.
  • Mentre veniva dato sostegno politico ai palestinesi (chiudendo un occhio sulle loro azioni) si fornivano informazioni militari a Tel Aviv.
  • In che cosa consisteva la «raccolta di dati» a favore del Mossad? Semplice: si trattava di attività di spionaggio, compiuta attraverso propri uomini oppure infiltrando le organizzazioni palestinesi.

Si chiamava “Operazione Venti”. E consisteva in un accordo di collaborazione tra l’Italia, attraverso il proprio servizio segreto militare (l’allora Sismi), e lo stato di Israele. L’intesa venne stipulata nel 1975 ma solo oggi se ne scopre l’esistenza, grazie alla desecretazione delle cosiddette “carte di Giovannone”, cioè i documenti relativi all’allora capocentro del Sismi a Beirut – appunto il colonnello Stefano Giovannone – ora consultabili all’archivio centrale dello stato. Si tratta in

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