Apre la kermesse veneziana un film bellico sui generis, la storia dell’eroico Salvatore Bruno Todaro. Ha provocato qualche polemica, ma per lo sceneggiatore Veronesi parla del «valore del soccorso» in mare
I sommergibili cinematografici che ricordo con vera passione sono appena tre. C’è il sottomarino giallo dei Beatles, quello che ha tolto dal cono d’ombra della composizione il batterista Ringo Starr e ha dato il titolo a uno dei film di animazione più indimenticabili di sempre. C’è quello nipponico, esilarante, di Steven Spielberg, che solleva l’ignara bagnante nuda all’inizio di 1941, Allarme a Hollywood. E c’è quello dipinto di rosa, insuperabile per comicità, di Operazione sottoveste (Oper



