Jeffrey Abrams commissionò allo scrittore Doug Dorst la scrittura di quello che divenne il romanzo S., basato sugli scambi che i due studenti universitari Eric e Jen scrivono sui margini del romanzo La nave di Teseo, pubblicato da un certo Straka nel 1949.
Questo secondo libro, essendo il supporto fisico sul quale sono scritte le annotazioni che costituiscono il primo, è l’unico che il lettore vede e manipola. Eric e Jen studiano letteratura, e le loro ricerche riguardano appunto la vera identità dell’autore Straka.
Il finto libro appare dunque come se fosse vero, mentre il vero libro è mimetizzato nelle annotazioni scritte a mano sui margini da Eric e Jen.
Una ventina di anni fa il produttore, regista e sceneggiatore Jeffrey Abrams, noto per la serie televisiva Lost e per un paio di episodi della saga cinematografica Star Wars, notò su una panchina dell’aeroporto di Los Angeles una copia di un romanzo, sulla cui prima pagina stava scritto a penna: «Se trovi questo libro, leggilo, e poi lascialo da qualche parte per qualcun altro». Abrams pensò allora che forse era possibile instaurare un vero e proprio dialogo, reale o immaginario, fra persone ch



