La gogna pubblica

I social hanno cambiato le nostre passioni e la capacità di indignarci

  • Il “regolatore passionale” che sintonizza percezioni, reazioni e comportamenti è il senso comune – una sfuggente forma di sapere e di sentire che la Cultura ha spesso bistrattato, come sapere degradato.
  • Lo sdegno on line è virale e condiviso, non personale e singolare; e nella condivisione virale è de-responsabilizzato: ci si sdegna, sì, ma rapidamente: la violenza sta nella catena virale, più che nel singolo atto di sdegno personale.
  • Per questo serve tornare a riflettere sul senso comune: perché è il senso comune a dare il senso della misura, a creare un sentire condiviso che diventa regolatore dei comportamenti di un gruppo sociale.

Le passioni sono – come i valori – storiche, relative, transitorie, in tutto e per tutto umane. Non ci sono passioni che rimangano invariate nel tempo e nello spazio: ciò che oggi ci muove a vergogna non è quanto motivava la lettera scarlatta; ciò che oggi ci muove a pietà (un animale maltrattato, ad esempio), pochi decenni fa poteva non essere percepito come lesivo di un qualche criterio di compassione; ciò che oggi muove ancora molti di noi a disgusto (uno snack a base di formiche), in altri

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