La Bibbia è costellata di sogni e di conseguenza ne sono fitti la letteratura e l’immaginario dell’ebraismo e del cristianesimo. Ma come scrive Borges sono piuttosto insegnamenti, perché «non hanno stile di sogno; sono profezie che impiegano in maniera troppo coerente un meccanismo di metafore»
Jorge Luis Borges, all’inizio del suo Libro di sogni (curato da Tommaso Scarano per Adelphi), raccoglie e riscrive in una trentina di pagine un buon numero di quelli raccontati nella Bibbia. Dai più celebri delle Scritture ebraiche – come quello della scala che arriva al cielo vista da Giacobbe – ai molti che si ritrovano nel Nuovo Testamento, come quelli di Giuseppe e dei magi all’inizio del vangelo secondo Matteo, che tornano nella liturgia e nella devozione cristiane del tempo di Natale. La B



