Cultura

Il patrono degli intelligenti: perché san Paolo di Tarso è stato l’enfant terrible del cristianesimo

  • La figura di Paolo di Tarso si staglia in modo unico sullo sfondo ribollente delle origini cristiane: una figura non facile da avvicinare, un uomo esplosivo e per nulla polveroso, il patrono «di chi sa pensare»
  • Giudeo della diaspora, educato a Gerusalemme, Paolo è «religiosamente ebreo, culturalmente greco, politicamente romano»: dunque «all’incrocio di tre mondi»
  • Dopo la sua conversione al cristianesimo, vengono i suoi viaggi missionari, attentamente pianificati con obiettivi ambiziosi, raccontati con una tendenza a smussare i contrasti da Luca negli Atti degli apostoli

Chi ha fondato il cristianesimo? Gesù di Nazaret, naturalmente. La risposta fino a poco più di secolo fa era scontata. Poi due giganti nella storia del pensiero come Nietzsche e Harnack avanzarono di fatto la candidatura di Paolo di Tarso, per l’enorme importanza della sua figura e del suo pensiero ma soprattutto per sottolinearne la distanza dall’ebreo Gesù. Arricchiti da questa provocazione, decenni di studi sono però tornati alla soluzione precedente, senz’altro più fondata, anche dal punto

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