La mostra a Piacenza

I “sudari laici” di Colin sono come le nostre menti

  • Giorgio Colin, storico art director del Corriere, li chiama i “sudari laici del nostro tempo”: sono tessuti usati per pulire le rotative dei giornali che l’artista utilizza per intelaiare quadri astratti  
  • Su questi tessuti sono impresse memorie non più intellegibili di parole e immagini che qualcuno, in un certo momento della storia, ha voluto consegnare al futuro, ora diventate inaccessibili
  • Per l’artista questi “scarti da rotativa” assomigliano alle nostre menti dimentiche, attraversate da messaggi verbali e figurativi, ma incapaci di trattenerne il contenuto

Dal 2011 Gianluigi Colin, artista e storico art director del Corriere della Sera, raccoglie i tessuti con cui vengono pulite le rotative dei giornali e i sistemi offset degli editori d’arte. Sono panni di poliestere trattati con solventi e impressi da ciò che rimane dell’inchiostro utilizzato per la stampa. Colin prende questo materiale e, senza interventi ulteriori, lo intelaia per creare quadri astratti. Sono opere nelle quali appaiono texture dalle ritmiche incalzanti e sfumature di colori

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