Il dramma barocco di Händel nella versione del regista veneziano è in questi giorni all’Opera di Roma. Un’edizione che conta ben quattro controtenori protagonisti: è la new wave del canto lirico gender
Quante volte pensi all’impero romano? Sull’onda del più recente tormentone della Rete, uno dei più folli degli ultimi anni, e con in mente le risposte incendiare date da Alberto Angela in prima serata su Raiuno («Penso all’Impero Romano 50 volte al giorno... non c’era razzismo... le donne erano emancipate... il sesso era libero, non c’era omo, etero e bi»), siamo andati a vedere il Giulio Cesare in Egitto di Händel nella messinscena di Damiano Micheletto all’Opera di Roma. Edizione con ben qu



