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L’intelligenza della letteratura può salvarci dal brutalismo degli algoritmi

Qual è il senso della letteratura oggi? È una spia della fase politica e spirituale che stiamo attraversando. Una fase non certo di progresso, nonostante la rivoluzione digitale, dove “social” e “realtà” sono quasi diventati sinonimi. Tornare alla letteratura significa raccontare l’incertezza di un tempo diverso, antagonista rispetto a quello dei social, capace di accogliere più elementi contemporaneamente, che ci permetta di sospendere il giudizio, tentare altre strade

Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola

La letteratura non accade nel vuoto pneumatico. Viene scritta nel mondo, da persone concrete, inserite in una precisa epoca storica, nei suoi problemi, tensioni, risorse, contraddizioni. La letteratura in questo senso è uno specchio, ma è, o dovrebbe anche essere, una disciplina specifica, una pratica autonoma, in qualche caso una vocazione, con le sue regole, i suoi motivi, i suoi scopi non riducibili completamente ad altri ambiti dell’esperienza. Il mio intento, scrivendo queste righe, è quell

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