I libri che promettono di insegnare a vivere o propongono la ricetta per la felicità scalano le classifiche editoriali. Ma il cambiamento passa solo dai pochi lettori che si avventurano nell’impresa di una difficile analisi razionale
- Quando il filosofo accademico vede comparire nella classifica dei libri più venduti un libro di filosofia (è il caso di Prendila con filosofia di Maura Gancitano e Andrea Colamedici, per settimane in classifica), la prima reazione non può che essere di disappunto e di invidia.
Poi però va a vedere, constata che due volte su tre si tratta di un libro divulgativo, facile, popolare e tira un sospiro di sollievo, dicendo a sé stesso che la filosofia è un’altra cosa.
C’è però un genere di filosofia popolare rispetto alla quale il filosofo non ha torto a storcere il naso. Si tratta di quei manuali che presentano la filosofia come scuola di vita, medicina dell’anima, viatico per una vita felice.
Quando il filosofo accademico, che vende sì e no mille copie dei suoi saggi, e spesso a lettori non proprio volontari, come gli studenti dei suoi corsi, vede comparire nella classifica dei libri più venduti un libro di filosofia (è il caso di Prendila con filosofia di Maura Gancitano e Andrea Colamedici, per settimane in classifica), la prima reazione non può che essere di disappunto e di invidia. In romanesco si direbbe che rosica. Poi però va a vedere, constata che due volte su tre si tratta



