Cultura

L’addio civile e politico a Murgia, l’ultima intellettuale popolare

Sull'altare la foto di Michela in rosso, ci scrutava sorniona, come abbiamo a volte temuto e sempre amato quello sguardo. I canti in sardo e quelli dell'Azione cattolica e le bandiere dell'Anpi all'uscita. “Su ali d'aquila”, che fa piangere tutti, e “Bella ciao” che comincia in piazza e entra in chiesa

«Il libro della sua vita non è finito», ha scritto il cardinale Matteo Zuppi nel suo saluto per Michela Murgia, ieri pomeriggio, nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, dove si celebravano i funerali di Michela. Il cuscino con i peperoncini, i fiori di carciofo, il mirto della sua isola. Una rosa bianca, una sola, posata sul banco in prima fila. Sull'altare la foto di Michela in rosso, ci scrutava sorniona, come abbiamo a volte temuto e sempre amato quello sguardo. I canti in

Per continuare a leggere questo articolo