- Perché se, come diceva Primo Levi, non c’era nessun romanzo su un chimico, non c’era nessun romanzo su un ingegnere idraulico. Soprattutto, non c’era nessun romanzo sull’idraulica fluviale, per me la cosa più importante.
- Se dovessi dire con una parola cosa è per me la scrittura, sceglierei la parola stramazzo, che descrive quel fenomeno per cui l’acqua scivola via da una superficie ma non si perde, assume una forma sinuosa e compatta.
- Quando ho finito la prima stesura di Nina sull'argine, ho realizzato quanto il materiale narrativo fosse fertile da un punto di vista metaforico: la costruzione di un argine, la violenza dell’acqua, l’assestamento delle opere costruite.
Sono sempre stata affascinata dal suono delle parole dell'idraulica, correnti a pelo libero, salto di Bidone, colpo d'ariete, sfioratore, ancora di più da quelle che avevano riflessi polisemantici, turbolenza in testa. Se dovessi dire con una parola cosa è per me la scrittura, sceglierei la parola stramazzo, che descrive quel fenomeno per cui l’acqua scivola via da una superficie ma non si perde, assume una forma sinuosa e compatta. Una parola a cui penso spesso per quell’equilibrio che cerco s


